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CAPPUCCETTO ROSSO E IL LUPO CATTIVO NEL TERZO MILLENNIO
Il lupo avendo desiderio di fare un buon pasto, andò a bussare alla casa della Nonna e chiese:
Posso entrare?
Con tutti i denti aguzzi già pronti per il lauto pasto. La Nonna esclamò
Oh mio Dio, il Lupo cattivo mi vuole mangiare!
Infatti poco dopo era già nella pancia del Lupo. Essendo la Nonna molto vecchia e magra disse deluso... Ho ancora fame questo pranzo non mi ha soddisfatto ho proprio ancora tanta fame... Al nostro amico lupo l'appetito non mancava mai!
Qui mi ci vuole qualcosa d'altro
e aggiunse con lo sguardo affamato
Mi fermo qui nel bosco e aspetto Cappuccetto Rosso.
Il Lupo si vestì con gli abiti della Nonna, indossò lo scialle, la cuffia, le scarpe e si accomodò sul divano in attesa. Cappuccetto infatti entrò nel casolare ed esclamò
Nonna cara che orecchie grandi che hai
Il lupo rispose ma per sentirti meglio mia cara nipotina
Ma che occhi grandi che hai mia bella nonnina...
Sono per vederti meglio Cappuccetto Rosso
E Cappuccetto continuò Ma che splendida pelliccia che hai !
Il lupo cattivo indisposto rispose
Ma cosa dici mia cara Nipotina, dovevi dire... Che denti grandi che hai !
Comunque anche se hai sbagliato ti mangio in un solo boccone...
Ma il nostro Cappuccetto Rosso, rise e tirò fuori una bella pistola e la puntò sul Lupo Cattivo e Bang e lui cadde giù per terra come un vecchio straccio. Alcuni giorni dopo, passeggiando per il bosco, incontrai una bella bambina, era Cappuccetto Rosso.
Non aveva la sua mantellina con il cappuccio, era vestita con una splendida pelliccia di Lupo...
Morale della favola...
LA FIABA DI CARLETTO
Carletto aveva la certezza di essere il classico bambino buono con una mamma cattiva. Sua mamma era molto bella, e la mattina quando usciva si metteva la sua incantevole pelliccia, beveva 4 caffè, accendeva la sigaretta e se ne andava lasciandolo tutto solo e triste sulla porta, con il pigiamino tutto rotto deluso per non avere ricevuto nemmeno un piccolo bacio .... E tutti i giorni diceva disperato Carletto...
E' proprio cattiva la mia mamma!
Carletto aveva le sue incombenze, riordinare i letti, pulire la casa e fare la spesa con la lista che sua madre lasciava scritta in cucina nelle cose da fare.
Sua madre rientrava ogni giorno dal lavoro, come di consueto con l'umore sempre pessimo e gridava a Carletto Toglimi gli stivali!
Poi Carletto come ogni sera gli serviva per cena un buon brodo ... ma la mamma cattiva lo sgridava
E' acqua bollita!
Lui aveva fatto bollire carote, sedani, pomodori, la carne. Ma per la sua mamma tutte le sere era sempre acqua bollita
Come di consueto la mamma di Carletto dopo cena faceva la doccia, si riordinava e usciva per fare 4 passi
Una sera sullo specchio del bagno, scritta con il rossetto c'era un frase
Cara Mamma addio, non so se tornerò Tuo Carletto
Carletto però non era scappato via dalla paura e seduto sulla sedia in cucina tremava come una foglia. Il silenzio era tombale e dirigendosi verso il bagno aprì la porta
La mamma era uscita e la scritta sullo specchio era diventata
Carletto pulisci bene lo specchio domattina perché oggi era pieno di ditate
Carletto in lacrime disperato prese lo zainetto, mise dentro poche cose, un paio di jeans, la maglietta, lo spazzolino da denti ...e singhiozzando disse
Addio Mamma
E di corsa all'ascensore ... la porta si aprì e la Mamma Cattiva lo guardava stralunata dicendo
Dove vai Carletto a quest'ora con lo zaino in spalla?
Vado a cercarmi una nuova a mamma che mi voglia più bene di te
Rispose piangente Carletto!
Di nuovo con questa storia Carletto?
Lo afferrò per la maglietta e lo spinse in casa!
Ora siediti Carletto e ascoltami bene per l'ultima volta Primo ...E' vero che sono la tua mamma ... Secondo ... E' vero che tu sei mio figlio... Terzo... Ti voglio ricordare che hai già 44 anni suonati da un pezzo... Quarto ...E dato che hai 44 anni sarebbe giunte il momento che la smetti di fare il bambinone. Cercati un lavoro e togliti dai piedi
Morale della favola ...